Il 6 maggio 1980 Giovanni Testori inaugura il Centro culturale Paolo VI con un incontro dal titolo Una cultura per l’uomo d’oggi.
E’ l’inizio di una collaborazione che porterà a presentare a Como, in anteprima, due sue opere teatrali, il Factum est, nel dicembre 1981, e il Post Hamlet, nel marzo 1984, oltre a un nuovo intervento dello scrittore per l’apertura della mostra di William Congdon, nel marzo 1983.

Interprete acuto della condizione dell’uomo e della società nel mondo contemporaneo, anche in occasione di quell’incontro del 1980 Testori non manca di pronunciare parole inaspettate, proponendo, innanzitutto, un significato di cultura come “esperienza”, non tanto come un’idea: l’esperienza di un “Qualcosa” che tocca tutti gli ambiti di vita e plasma tutti i gesti che compiamo.
«Si fa cultura in ogni modo, la cultura è la forma costante», ebbe a dire.

A cento anni dalla nascita e a trenta dalla morte, quella sua provocazione resta viva più che mai:
che implicazione aveva nella vita e nell’attività di Testori aderire a questa visione della cultura?
Quali scelte lo portò a fare?
Quali incontri imprevisti?
E come si rapportava con il resto della società intellettuale?

Nell’ambito delle iniziative nazionali per il Centenario, venerdì 29 settembre, alle ore 21, nell’Aula Magna del Collegio Gallio di Como, Giuseppe Frangi riprenderà i temi lanciati in quella serata di 43 anni fa, cogliendone i segni nella storia e nella vicenda umana di un protagonista della nostra epoca.

Ingresso libero (parcheggio interno, entrata da Via Barelli, 1).
Info: segreteria@ccpaolosesto.it

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Giuseppe Frangi, nato a Milano nel 1955, è giornalista e attualmente collabora con «La Repubblica», «L’Eco di Bergamo», «La Provincia di Como» e «IlSussidiario.net».
È presidente dell’Associazione Giovanni Testori, che dal 2017 detiene i diritti dell’autore.
È fondatore di Casa Testori, un hub culturale alle porte di Milano, dove sono custodite e si possono consultare le carte dello scrittore e la sua importante biblioteca d’arte.
È curatore di mostre e autore di interventi critici per riviste e cataloghi.
Ha pubblicato studi sul Sacro Monte di Varallo e su artisti lombardi del ’500 e ’600, come Vincenzo Foppa, Giovan Battista Moroni e Gaudenzio Ferrari.
Nel 2023 ha curato la “Cronologia” per il Meridiano Mondadori, Testori. Opere scelte.